Spesso mi viene chiesto che differenza c'è tra psicologo, psichiatra, psicoterapeuta e psicoanalista.
Psicologia attualmente è uno dei corsi di laurea quinquennali (o meglio 3+2) offerti dall'Università italiana, corsi attivi in tutte le città principali della penisola, mentre negli anni settanta erano stati attivati solo due corsi di laurea (quadriennali) a Padova e Roma, con i primi diplomati nell'anno 1975.
La legge di Ordinamento della professione di psicologo (Legge 56/89) vede la luce solo nel febbraio 1989, soprattutto grazie all'impegno ed alla passione di Adriano Ossicini, psichiatra, docente universitario di psicologia all'Università la Sapienza di Roma e Senatore della Repubblica, eletto come indipendente nelle liste del PCI.
Quindi, terminato il corso quinquennale di psicologia si è dottori in psicologia, ma per esercitare come psicologi occorre seguire un tirocinio post-lauream di un anno, poi iscriversi all'Esame di Stato che consiste in due prove scritte più un elaborato su un caso clinico e, per finire, un colloquio.
L'Esame di Stato, che consente l'abilitazione all'esercizio della professione, non è per niente facile, occorre studiare molto e disporsi alla sequenza di scritti e ad un esame orale che verte su mille argomenti...
Lo so bene dato che sono stato nominato commissario per gli Esami di Stato di psicologia diverse volte all'Università Bicocca di Milano.
Ho visto centinaia di giovani colleghe e colleghi, giungere stressati e in debito di sonno agli Esami di Stato, spremuti come limoni... Com'è nel mio animo, ne ho aiutati molti, davvero preparati, ma totalmente in "palla" soprattutto all'ultima importante prova, quella orale!
Ultimo adempimento per dirsi psicologo è iscriversi all'Ordine della Regione di appartenenza.
Cosa fa lo psicologo: "Lo psicologo è un professionista che opera per favorire il benessere delle persone, dei gruppi, degli organismi sociali e della comunità. Si occupa di psicopatologia, ma non solo. Altre importanti aree di intervento riguardano una molteplicità di situazioni, personali e relazionali, che possono essere fonte di sofferenza e di disagio", citazione tratta dal sito dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia.
Lo psichiatra è necessariamente un medico, abilitato all'esercizio della professione, che intraprende il corso quinquennale di specializzazione in psichiatria. Ha conoscenze sia di tipo psicologico che farmacologiche, e può prescrivere farmaci (in quanto medico) compresi gli psicofarmaci. La maggior parte degli psichiatri lavora negli ospedali e nelle strutture ambulatoriali del territorio, nelle cliniche per malattie nervose e mentali o in strutture assistenziali per anziani, malati di Alzheimer ecc.
Lo psicoterapeuta è un laureato in psicologia o medicina, iscritto anche al rispettivo ordine professionale, che intraprende un corso di specializzazione in psicoterapia, riconosciuto dallo Stato, della durata di quattro anni. Quindi medici e psicologi dopo avere seguito e superato corsi di specializzazione in psicoterapia, possono dirsi psicoterapeuti. Lo psicoterapeuta medico potrà anche prescrivere farmaci, cosa che non può fare lo psicoterapeuta-psicologo.
Infine lo psicoanalista, che può essere di formazione medica o meno, segue un percorso di formazione che passa anche attraverso anni di analisi personale e supervisioni poi, a conclusione di un lungo iter, può dirsi psicoanalista. Non si può parlare di psicoanalisi senza citare Freud, il grande scopritore dell'inconscio. Intendiamoci l'inconscio era già stato ipotizzato dai poeti e dai filosofi, ma l'utilizzo della parola per curare, la psicoanalisi appunto, è la geniale scoperta di Freud.
Tutto chiaro...? Se dal punto di vista normativo queste sono le corrette definizioni, nella realtà le cose potrebbero essere più complesse e sfumate. Stabilito che può prescrivere farmaci solo il medico, controllate che i professionisti siano iscritti ai rispettivi Ordini di appartenenza (basta guardare su Internet), quale che sia il prefisso "psi...", Italia o Francia che sia.