Qualche tempo fa ho intervistato Letizia Camera, (Intervista a Letizia Camera) giovane atleta di volley-ball che attualmente gioca nel Racing Club di Cannes nel ruolo di passeuse (palleggiatrice).
Mi è piaciuto molto intervistare una brava atleta italiana che contribuisce agli ottimi risultati della squadra, ed in questo post volevo porre attenzione all'importanza dello sport per una vita sana. Non mi riferisco solamente allo sport a livello agonistico, come per la nostra Letizia, ma allo sport amatoriale ed a quello per "mantenersi in forma".
Numerosi studi ci mostrano come l'intero organismo trae vantaggio da una attività fisica regolare e calibrata sulle possibilità della persona.
Non sto certo a ripetere nozioni che tutti conosciamo, l'attività sportiva mantiene più "elastici", tonici, anche il tono dell'umore cambia e migliora, la stanchezza fisica dello sport è sempre stanchezza sana, ben contrapposta allo stress, che non si elimina certo con una bella dormita....!
Vorrei ora porre attenzione ad un fenomeno che ho potuto osservare anche di recente in giovani, uomini e donne, che ho incontrato nel mio lavoro di psicoterapeuta: molti di loro al di fuori del lavoro svolgono attività sportiva di buon livello, come corsa, nuoto e palestra in senso generale.
Il confine tra una equilibrata attività fisica e l'utilizzo dello sport per coltivare miti di perfezione fisica, bellezza e performance è però talvolta difficile da valutare.
Mi riferisco al fatto che molti giovani esagerano con l'attività sportiva e quello che all'inizio era un piacere ed un modo per scaricare stanchezza e stress rischia di diventare una trappola che richiede loro sempre più impegno e determinazione.
Ad un certo punto l'attività sportiva diviene così impegnativa e totalizzante, quasi una dipendenza che, ovviamente, richiede sempre di più in termini di tempo e fatica per cui sveglia all'alba, tante ore di palestra anche nel fine-settimana, controllo del cibo, perdita del piacere e dell'aspetto ludico dello sport.
Qui deve suonare un campanello di allarme, la perfezione fisica e la performance a tutti i costi non è inscritta nel registro del piacere ma nel registro dell'ideale irraggiungibile dell'Io, sia esso fisico (vedi anoressia), che di "potenza" virile o di altro genere.
Per cui, giovani donne e uomini, ben venga lo sport anche seriamente praticato, ma se alla fine del vostro allenamento anziché sorridere ed essere contenti di voi siete morti di stanchezza o serrate i pugni perché avreste voluto fare di più...