Photo dal sito AFI-IPL |
Pubblico questo interessante contributo dell'AFI-IPL (Istituto Formazione Lavoratori) sul tema dello stress lavoro-correlato ed il fenomeno, purtroppo sempre in crescita, del burn-out lavorativo.
L'istituto ha inoltre realizzato uno strumento di misurazione dello stress: lo stressometro per quantificare il valore dello stress percepito da una persona.
Fonte: http://afi-ipl.org/it/
Tutti sanno cos’è lo stress da lavoro, ma chi sa veramente qual è il suo livello di stress rispetto a quello degli altri e se è ora di agire per gestirlo? L’IPL ha sviluppato lo “stressometro” per scoprire come gestire lo stress. Questo questionario online si rivolge sia ai lavoratori dipendenti che agli autonomi e può essere compilato in pochi minuti. “Esso misura il livello personale di stress in sei ambiti lavorativi confrontandolo con i risultati dell’indagine europea sulle condizioni di lavoro – EWCS”, spiega il Presidente IPL Dieter Mayr. Attraverso dei brevi video lo stressometro dà dei consigli per migliorare il proprio rapporto con lo stress sul lavoro.
L'istituto ha inoltre realizzato uno strumento di misurazione dello stress: lo stressometro per quantificare il valore dello stress percepito da una persona.
Fonte: http://afi-ipl.org/it/
Tutti sanno cos’è lo stress da lavoro, ma chi sa veramente qual è il suo livello di stress rispetto a quello degli altri e se è ora di agire per gestirlo? L’IPL ha sviluppato lo “stressometro” per scoprire come gestire lo stress. Questo questionario online si rivolge sia ai lavoratori dipendenti che agli autonomi e può essere compilato in pochi minuti. “Esso misura il livello personale di stress in sei ambiti lavorativi confrontandolo con i risultati dell’indagine europea sulle condizioni di lavoro – EWCS”, spiega il Presidente IPL Dieter Mayr. Attraverso dei brevi video lo stressometro dà dei consigli per migliorare il proprio rapporto con lo stress sul lavoro.
Uno stress “positivo” stimola e sprona,
invece lo stress “negativo” nel lungo periodo danneggia il corpo e la
mente e può portare al burnout, ha come conseguenza diretta la malattia e
l’assenza dal posto di lavoro. In altre parole, ha un costo per la
comunità e per le aziende.
Per poter fare qualcosa contro lo stress
da lavoro, innanzitutto è necessario sapere quale è la propria
situazione. Per questo motivo l’IPL - Istituto Promozione Lavoratori ha
sviluppato lo stressometro. Naturalmente esiste già una vasta gamma di
test sullo stress, che però sono spesso poco affidabili. “Noi dell’IPL
abbiamo utilizzato i preziosi dati raccolti attraverso l’importante e
capillare indagine sulle condizioni di lavoro in Alto Adige e in Europa.
In questo modo possiamo determinare il livello di stress personale e
confrontarlo con valori di riferimento attendibili. Questa è la
differenza”, spiega Tobias Hölbling, ideatore dello stressometro e
psicologo del lavoro.
Lo stressometro si rivolge ai lavoratori
dipendenti e anche agli autonomi e analizza complessivamente sei
situazioni di stress, o meglio sette ambiti lavorativi. Lo stress deriva
da fattori esterni come il rumore e la polvere o anche da carichi
emozionali al lavoro. Dopo aver compilato il questionario online appare
il risultato in relazione sia al rispettivo settore di appartenenza che
quello complessivo ed è visibile in forma di semaforo: verde significa
“fuori pericolo”, arancione “attenzione” e rosso “”bisogna intervenire”.
Il risultato complessivo viene messo automaticamente in confronto con i
valori medi del profilo professionale di appartenenza (es. artigiano) e
con quelli della propria regione (Alto Adige), dello Stato di
appartenenza e d’Europa. Un breve video con consigli utili mostra al
partecipante cosa può fare per contrastare le situazioni di stress.
Il test IPL si trova all’indirizzo www.stressometro.it
Questo strumento è stato sviluppato da IPL con il sostegno tecnico e finanziario dell’INAIL. Sebastian Wieser, Direttore del Dipartimento Attività Istituzionali di INAIL:
“Noi partecipiamo attivamente a questa iniziativa, che ha lo scopo
principale di informare i lavoratori dipendenti e autonomi sui pericoli
di un eccessivo carico di lavoro. Questo porta, come già dimostrato, ad
assenze e giorni di malattia, che costano inutilmente soldi alla
comunità. Prevenire riduce i costi!”