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L'effetto Pigmalione è conosciuto in psicologia come una "profezia autoavverante", ovvero un effetto per cui (ad esempio) se gli insegnanti pensano che un bambino sia più o meno capace degli
altri, lo tratteranno, anche inconsciamente, secondo la loro
convinzione. A sua volta il bambino, facendo suo il punto di vista
dell’insegnante, si comporterà in modo tale da conformarsi ad esso.
L’effetto Pigmalione è conosciuto anche come effetto Rosenthal dal nome dello psicologo che per primo parlò di questo fenomeno. In effetti si tratta di una forma di suggestione psicologica per cui le persone tendono a conformarsi all’immagine che altri individui hanno di loro, sia essa un’immagine positiva oppure negativa. Per indagare tale effetto Robert Rosenthal e la sua equipe nell'anno 1963 sottoposero alcuni bambini di una scuola elementare di San Francisco ad un test d’intelligenza. Dopo il test, in modo casuale, vennero selezionati alcuni bambini ai cui insegnanti fu fatto credere che avessero un’intelligenza sopra la media.La suggestione fu tale che, quando l’anno successivo Rosenthal si recò presso la scuola elementare, dovette constatare che, in effetti, il rendimento dei bambini selezionati era molto migliorato e questo solo perché gli insegnanti li avevano influenzati positivamente con il loro atteggiamento, inconsapevoli del fatto che fosse tutto legato alla suggestione. Quindi il credere che un individuo sia dotato, capace o talentuoso porta a comportarsi di conseguenza con lui, mentre se abbiamo la credenza che sia poco capace lo tratteremo peggio! Ovviamente l'effetto Pigmalione non è riscontrabile solo a scuola ma anche nei rapporti di lavoro e ovunque si sviluppino rapporti sociali. In ambito lavorativo quanto conta che il proprio capo o superiore abbia un'idea positiva o "amichevole" di noi piuttosto che un'idea negativa... Soprattutto una volta instaurato l'effetto Pigmalione in senso negativo, sarà ben difficile fare cambiare idea a chi ci ha "etichettati" in un certo modo.
Il nome di tale effetto psicologico ha origine nella mitologia greca ove si narra che Pigmalione, scultore e re di Cipro, realizzò una statua così bella da innamorarsene. Accecato dall’amore chiese alla dea Afrodite di far sì che la statua divenisse umana così da poterla sposare. Venne accontentato e la statua prese a vivere, la potè sposare ed ebbero una figlia. Nell'uso comune, si definisce "Pigmalione" chi assume il ruolo di maestro nei confronti di una persona semplice ed ingenua, plasmandone la personalità, sviluppandone le doti naturali e affinandone i modi.
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