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Dall'inizio di agosto a Milano è possibile visitare nel grande spazio teatrale degli Arcimboldi la mostra su Claude Monet, pittore francese assai conosciuto e fondatore del movimento impressionista.
Monet ha anche contribuito a cambiare la storia
dell’arte con il suo approccio verso la natura ed i paesaggi cogliendo e
rendendo eterno quel momento irripetibile di vita che passa veloce,
quell’attimo che viene fissato per sempre nella sua interezza e nella
sua bellezza.
La mostra è multimediale ed ha per corollario Claude Monet: the Immersive Experience.
Questa è la particolarità dell'esposizione: è possibile camminare ed ammirare le opere del pittore "entrando" dentro i suoi quadri, proiettati sulle pareti in modo dinamico. Per oltre un'ora si possono ammirare in alta definizione la serie dei quadri di Monet, in ordine cronologico, nella sequenza di soggiorni in Francia, Italia (Venezia e Bordighera) o altrove. Viaggi che servivano a Monet per fissare scorci, panorami o personaggi da immortalare sulle sue tele.
Vi è poi la sala centrale degli Arcimboldi che permette una totale immersione nelle opere dell'artista, in un tripudio di colori e musiche, con gli spettatori seduti per terra avviluppati dalle opere dinamiche, proiettate sulle pareti, sul soffitto e sul pavimento. Si viene rapiti dai colori, dai panorami, dalle figure umane che hanno colpito Monet nel corso di una lunghissima e prolifica vita artistica, tenuto conto che per molti anni ha dovuto lottare contro la cataratta.
Al termine del ciclo dinamico ci si trova nell'atelier del pittore e nel giardino di Giverny con il ponte sopra le celeberrime ninfee, dove tutti i visitatori possono scattarsi una suggestiva foto come se facessero parte della famosa tela.
Ma il meglio della visita deve ancora venire. E' possibile sperimentare la realtà virtuale: con appositi visori ad alta definizione si è letteralmente proiettati all'interno delle sue opere, è possibile "girare" tra i suoi personaggi ed i suoi panorami in movimento. Credetemi è davvero un'esperienza affascinante e coinvolgente che ci fa ritornare bambini curiosi "a bocca aperta".
All'ultimo saliamo le scale che portano al suo studio di Giverny con le finestre affacciate sul giardino più e più volte immortalato nei suoi dipinti. E' possibile girare per il suo studio ed osservarlo dipingere e viene voglia di salutarlo..!
Queste esperienze immersive o addirittura l'uso della realtà virtuale certo stravolgono la "classica" fruizione delle opere artistiche. Diciamo che la forza espressiva della proiezione 3D mapping coniugata con una attenta scelta dei temi e delle opere presentate dai curatori ha un effetto finale notevole ed affascinante.
Non a caso la mostra ha riscosso un grande successo in Corea, Belgio, Inghilterra e Spagna. Sono certo che anche in Italia il riscontro di pubblico sarà entusiastico, tenuto conto che durerà sino a dicembre.
P.S. Nel
rispetto delle norme in materia di contenimento e gestione
dell’emergenza da Covid-19, l’accesso agli spazi espositivi è contingentato con ingressi a ogni ora. Traduzione: affrettarsi a prenotare la visita...