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E' di pochi giorni fa la notizia della vendita di snack a basa di farina di insetti nei punti vendita della catena Tosano nel bresciano ed in provincia di Mantova. Le confezioni sono gialle e rosse a seconda della variante (gusto formaggio o pizza). Si tratta di patatine preparate con larve di Tenebrio Molitor (la larva gialla della farina) essiccate in polvere.
Le produce e commercializza con lo slogan "Sgranocchia il futuro", a sottolineare l'innovazione del prodotto la Fucibo, azienda del vicentino che si è posta l'ambizioso obiettivo di:
"Superare lo stereotipo secondo lui l'Italia a tavola è solo pizza e pasta. Abbiamo accettato la sfida di produrre ottimo cibo italiano usando tra gli ingredienti la farina di insetti".
Le chips a base di larve essiccate in polvere sono autorizzate dall'Unione Europea che ha finora dato il via libera a tre tipologie di insetti commestibili, ovvero larve della farina, locuste e grilli domestici e puntano a diventare:
"Un primo passo per ridisegnare le nostre abitudini
alimentari, con gusto e in armonia con l'ambiente. Gli insetti infatti sono molto più efficienti degli animali che
attualmente alleviamo nel processare il cibo che assumono per
trasformarlo in proteine".
Pochi sanno che già ai visitatori di Expo 2015 era stata offerta la degustazione di grilli essiccati, prima occasione del genere organizzata nel nostro Paese.
E i "consumatori" che ne pensano? Chi le ha assaggiate assicura che il sapore non è differente da quello delle patatine tradizionali. In effetti la farina di insetti è solo uno e neppure il principale ingrediente della ricetta. Come si legge sull’etichetta le patatine sono prodotte con farina di mais, farina di lenticchie (15%), larve di tenebrio molitor (larva gialla della farina) in polvere 10%, olio di girasole, aromi naturali e sale.
Sul sito della Fucibo leggiamo ancora:
"Questa linea di prodotti è studiata appositamente per avvicinare il consumatore con qualcosa di estremamente riconoscibile, riducendo al massimo l’effetto psicologico indotto dall’assaggiare gli insetti per la prima volta. D’altra parte, è uno snack ottimo e “facile” anche per il consumatore che li abbia già provati e li abbia apprezzati. Non fritte, sono ottenute con le migliori varietà di mais e attente lavorazioni, biologiche e ricche di proteine complete".
Sempre dal sito Fucibo:
Una domanda che spesso ci viene fatta è: perché mangiare gli insetti?
Abbiamo cercato di elencare le 5 ragioni principali:
1. Gli insetti commestibili sono gustosi
Ogni tipo di insetto commestibile ha un proprio sapore, una sfumatura
caratteristica, in alcuni casi molto leggera, in altri più presente.
Al
naturale molti ne associano il gusto a quello della nocciolina tostata,
della mandorla, ma ovviamente possono essere aromatizzati a piacere.
Il sapore delicato della farina di insetti la rende poi particolarmente
adatta ad essere inserita in preparazioni come pasta, pizza, pane e
dolci, diventando una perfetta integrazione delle farine tradizionali.
2. Gli insetti commestibili sono nutrienti
Gli insetti contengono tutti gli elementi nutritivi essenziali, soprattutto proteine complete, grassi, ferro e
zinco.
Le proteine sono uno dei nutrienti la cui richiesta é in aumento vertiginoso, e le proteine contenute negli
insetti sono migliori di quelle contenute nella carne.
3. Gli insetti commestibili sono versatili
Date le loro caratteristiche nutrizionali sono un alimento perfetto per
integrare la normale dieta quotidiana, nelle diete per perdere peso e
nell’alimentazione degli sportivi, dilettanti o professionisti.
4. Gli insetti commestibili sono sostenibili
Gli insetti sono molto più efficienti degli animali che attualmente
alleviamo nel processare il cibo che assumono per trasformarlo in
proteine. Per essere allevati hanno bisogno di poco spazio e poca acqua,
si riproducono velocemente e il loro ciclo vitale comporta l’emissione
di pochissimi gas serra.
5. Gli insetti commestibili si integrano nell’economia circolare
Gli insetti sono facilmente collocabili all’interno di un’economia
circolare, dove fungono da veri e propri trasformatori di scarti
alimentari in nuove e preziosissime proteine.
L'Azienda poi produce ed ha in progetto di commercializzare anche biscotti e pasta, sempre con farine d'insetti.
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Non senza sorpresa ho letto del famoso ristorante Noma a Copenaghen, il cui chef René Redzepi propone una serie di ricette a base di insetti commestibili considerate tra le migliori al mondo a base di cavallette e scarabei. Noma è nella classifica dei 50 ristoranti migliori al mondo al 33° posto con due stelle Michelin.
Parigi non è da meno, si possono gustare una selezione di cavallette, cimici e vermi direttamente dal menu all’avanguardia del celebre ristorante parigino Festin Nu, che è diventato famoso a livello europeo grazie al suo menu unico, che è in grado di offrire un compromesso tra la classica eccellenza culinaria francese e la nuova moda di consumare insetti.
A Londra ormai sono moltissimi i locali economici o assai costosi ove è possibile gustare insetti. Giusto un nome famoso: Archipelago. In Asia ovviamente cibi come scarafaggi, cavallette e formiche sono snacks molto popolari.
E in Italia come procede "l'esperimento" (il corsivo è mio)?
Due ragazze milanesi, Giulia Tacchini e Giulia Maffei hanno avviato il progetto Entonote. nel 2016 hanno scritto il libro “Un insetto nel piatto” e da allora organizzano cene a base di insetti. Non solo, le due giovani (e preparate) imprenditrici offrono consulenza e curano eventi per sensibilizzare il pubblico.
Essendo la tematica complessa da affrontare, l’approccio scelto dalle due imprenditrici è stato quello di inserire gli insetti in forma non riconoscibile (tritati o in farina)in piatti familiari e di far assaggiare a parte gli insetti come tali.
La cena inizia sempre con una bevanda che più familiare non esiste, ovvero l'ottimo Campari.
Come mai vi chiederete? Beh, perché prima dell’arrivo dei coloranti
artificiali, tutte le bevande non naturalmente rosse presenti in
commercio, erano colorate con la cocciniglia, insetto dal quale veniva estratto, mediante macinatura del carapace, l’acido carminico o E120...
Siete pronti ad assaggiare gli insetti? Ne riparleremo in un post successivo...
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