Anna ed il suo passato

 

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Anna è una giovane italiana di 28 anni che da quattro anni vive in Francia, a Nizza.
La ragazza è sempre stata molto fotogenica al punto da riuscire a pagarsi l’affitto e gli studi universitari con servizi fotografici che le permettevano di mantenersi senza fatica. Per un po’ di tempo aveva pensato di “lanciarsi” nel mondo dello spettacolo ma, saggiamente, aveva preferito investire negli studi universitari di lingue straniere.
Proprio nel corso degli studi all’Università per Stranieri di Perugia, Anna aveva conosciuto Vincent. Era scattata la scintilla tra i due giovani ed al termine degli studi di Vincent in Italia la ragazza aveva deciso di seguirlo a Nizza ed era iniziata la loro convivenza.

Anni appaganti sia dal punto di vista relazionale che lavorativo, sino al momento in cui avevano seriamente pensato ad un figlio. Anna rimane incinta in breve tempo e la gravidanza prosegue senza difficoltà. Nasce una bimba e la coppia è al “settimo cielo” per la gioia.
La città di Nizza che inizialmente era gradevole ed offriva tanti servizi per una coppia con una bimba piccola, alla lunga si rivela “faticosa” da vivere tanto da far progettare alla coppia un trasferimento in un villaggio lontano una trentina di chilometri da Nizza. Il lavoro da remoto permette alla coppia di gestire al meglio il trasferimento, contenti della loro piccola ma gradevole casetta con un po’ di giardino.
La gioia per la bimba non riesce a togliere ad Anna la sofferenza per avere preso molti chili durante la gravidanza, peso che non è riuscita a ridurre nei mesi successivi.
Anna tiene sempre molto al suo aspetto fisico e si rende conto che l’eccesso di peso le fa vivere male il suo essere donna e madre… Ne parla con Vincent, che inizialmente sottovaluta la sofferenza di Anna, poi comprende che è un argomento troppo delicato e doloroso per la sua compagna.

Anna si forza a tentare varie diete, inefficaci, dato che ha sempre appetito, anche se le è chiaro che spesso mangia per noia.
Decide di consultare un nutrizionista che le propone un piano molto curato e personalizzato che però riesce a seguire solo per pochi mesi, con sua grande delusione.
Anna disperata parla un giorno con la sua sorellina minore che la “fulmina” con un trucco vecchio come il mondo. Le dice: “… Mangia quello che vuoi e poi va a vomitare senza farti vedere da Vincent. All’inizio non è facile, però poi riuscirai con grande facilità…”
Anna non ci aveva pensato, è un’idea grandiosa, potrà mangiare poi vomitare e tornare a piacersi e guardarsi con serenità allo specchio.
In breve tempo il peso sembra tornare quasi normale, Anna si sente forte e “vincente”, tanto non fa del male a nessuno!
Il “trucco” funziona per più di un anno sino a quando Vincent, che sospettava qualcosa, la trova in bagno a vomitare e ne rimane molto scosso.
Momenti molto tesi tra i due, Anna minimizza ma Vincent è spaventato e consapevole della sofferenza della sua compagna.
Dopo una nottata di parole, chiarimenti, emozioni e pianti Vincent propone ad Anna di chiedere un aiuto di coppia e decidono di contattare Soremax.
I primi colloqui evidenziano un legame di coppia forte ed autentico, Anna e Vincent si amano e sono davvero “complici” oltre ad essere genitori attenti e premurosi con la loro piccola.
Ma qualcosa di “opaco” traspare dalle parole di Anna in riferimento alla sua adolescenza: è sempre stata una bellissima ragazza, alta, sportiva, dinamica e con gran voglia di vivere e viaggiare.
Con difficoltà proviamo ad approfondire alcune esperienze un po’ forti del suo passato e vista la delicatezza della tematica preferiamo vedere Anna separatamente da Vincent, la terapia psicologica non è certo guardare dal buco della serratura ma prendere consapevolezza della propria storia personale. Ci dice Anna: “… Per un certo periodo ho utilizzato droghe leggere, alcool, ed avuto rapporti promiscui con ragazzi incontrati nei miei viaggi in Europa…”
In questo spazio protetto Anna ricorda un episodio con un ragazzo incontrato durante un viaggio in nord Europa, non ricorda bene, la memoria forse l’inganna ma qualcosa di brutto certo è accaduto. Lo si deduce dagli effetti: per qualche mese dopo il viaggio era molto nervosa, irascibile ed aggressiva. Soprattutto aveva smesso di mangiare, sino all’amenorrea e non voleva essere toccata da nessun ragazzo. Faticosamente ricorda che un ragazzo l’aveva costretta ad un rapporto senza il suo consenso. Per paura aveva lasciato fare il giovane ma poi era stata molto male e… ora ricorda bene, aveva vomitato per tutta la notte per lo spavento e lo schifo.
La vergogna le aveva impedito di parlare di quanto accaduto con i familiari e le amiche, che in effetti l’avevano messa in guardia da comportamenti sin troppo “disinvolti” con ragazzi appena conosciuti.
Ora Anna può e deve lavorare su questo suo trauma e soprattutto sugli effetti dello stesso. Sta a lei rompere il segreto e decide di parlarne con Vincent. È un racconto doloroso e sofferto, tra i pianti, quello che Anna confida a Vincent che è assai colpito e reagisce con un abbraccio fortissimo che lega ancor di più i due ragazzi.
Rotto il terribile segreto di quell’episodio e di un passato che vorrebbe cancellare e di cui sente di dovere mettere a parte Vincent, Anna passa delle settimane che definisce come in catalessi. Si sente spenta, senza forze ed energie psicologiche mentre Vincent le è di grande aiuto e segue quasi totalmente la bimba.
Dopo una fase di alcune settimane di anoressia, Anna riprende lentamente a mangiare ma è terrorizzata di non essere in grado di “tenere dentro” il cibo ma dovere correre in bagno a vomitare.
Per venire incontro a tale paura proponiamo un accompagnamento proprio sul cibo: scelta di cosa mangiare, preparazione fatta da Anna stessa, cottura e poi… in tavola, senza badare a calorie, zuccheri e pesature varie. Ciò è fatto proprio per aiutare Anna a valorizzare la percezione del cibo, il sapore, la fragranza, il gusto, il colore e non la quantità che per lei è associata al dovere poi andare a vomitare per “liberarsi” di ciò che ha mangiato.
Si tratta di un lavoro delicato e molto personalizzato che permette ad Anna di scoprire il cibo in una luce assai diversa da prima ovvero esperienza di gusto e sapore e non quantità, zuccheri o calorie che per lei sono inaccettabili.
Anna è sorpresa di questo approccio che le permette di “imparare” un modo nuovo di mangiare, dolcemente, senza fretta o forzature dato che il peso è l’ultimo pensiero per Soremax, semmai la diretta conseguenza di una ritrovata serenità che può riflettersi anche sul cibo e sul benessere della ragazza.

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